Il Memoriale per le vittime del Covid all’Ospedale Niguarda realizzato dagli alunni delle nostre scuole
Sarà inaugurata venerdì 15 gennaio, presso l’Ospedale Niguarda, l’opera commemorativa per le vittime del Covid-19 realizzata da studenti e docenti della Fondazione Mandelli Rodari, che si è aggiudicata il bando promosso e finanziato dal Municipio 9 del Comune di Milano dopo la selezione da parte di una commissione di esperti, tra cui il noto docente dell’Accademia di Brera, professor Andrea Del Guercio.
L’installazione, che rimarrà esposta per un anno nell’atrio dell’Ospedale Niguarda, si intitola “Sguardi”, e nasce da un progetto elaborato dai quattro docenti di Arte e Tecnologia delle scuole Primaria e Secondaria di primo grado della Fondazione A. Mandelli A. Rodari, partendo dai disegni che i ragazzi di terza media hanno realizzato durante il laboratorio di Tecnologia nel mese di dicembre, al rientro a scuola dopo un mese di Didattica a Distanza.
Su tre lastre di plexiglass trasparenti di grandi dimensioni (3 mt x 80 cm) disposte su piani paralleli, sono stati scomposti e incisi i disegni di occhi di persone di diversa età, che rappresentano gli sguardi di tutti coloro che sono stati colpiti dalla malattia, sottolineando il legame profondo tra chi non c’è più e chi è rimasto e porta negli occhi il ricordo e l’affetto dei propri cari.
Alla base della prima lastra è incisa una frase di Agostino di lppona:
“Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria, fissi nei nostri pieni di lacrime”.
Grazie alla scomposizione dei disegni, gli occhi risultano inizialmente “invisibili” allo spettatore, che è chiamato a ricomporre ogni sguardo, cercandone i tratti nei diversi strati trasparenti, mettendosi nella posizione migliore per vederlo e contemplarlo.
“Siamo felici ed orgogliosi di aver vinto il bando del Municipio 9 – dichiara il nostro Rettore Maria Grazia Fertoli. – La nostra scuola nasce per essere aperta a chiunque abbia a cuore, come noi, l’educazione delle giovani generazioni, perché possano crescere come persone libere e consapevoli. Questa vocazione all’apertura ci rende inoltre responsabili nei confronti della città. Aver vinto questo bando con un’opera che è il frutto del lavoro appassionato dei nostri docenti e studenti ci consente di offrire un contributo importante e duraturo a Milano e ai milanesi. In un momento così drammatico vogliamo portare a tutti la speranza delle parole di sant’Agostino: neppure la morte può spezzare i legami che costituiscono la vita, e, oggi più che mai, quando altri contatti non sono possibili, proprio gli sguardi che reciprocamente ci doniamo ci permettono di tenere vivi questi legami, che ci danno la forza e la possibilità di continuare a costruire”.