Le terze medie a Venezia: stupirsi insieme di fronte alla bellezza
Nel mese di marzo le classi terze della Scuola Secondaria di I grado hanno visitato Venezia per l’uscita didattica di fine triennio.
Tre giorni tra storia, arte e cultura con un programma intenso.
Primo giorno alla Basilica di San Marco, al Museo Peggy Guggenheim e alla Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari.
Secondo giorno alle isole di Murano, Burano e Torcello e concerto serale “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi presso la chiesa di San Vidal.
Terzo giorno: Visita al Ghetto e al Cimitero Ebraico.
Un’immersione nella bellezza vissuta insieme, che ha aiutato i ragazzi ad approfondire e giudicare i rapporti con compagni e professori alla fine dell’esperienza delle medie, come ci raccontano alcuni di loro:
Della gita mi hanno colpito molte cose viste, ma anche una mia esperienza. Durante il concorso fotografico stavo facendo una foto e le persone con cui ero sono andate avanti. Quindi ho fatto un piccolo giretto da sola ed è stato molto bello, perché mi sono concessa un momento per me. Io ho paura di rimanere sola, ma in quel momento no, in quel momento non potevo desiderare altro. Poi ho incontrato un mio compagno e abbiamo fatto un giro insieme: ho scoperto di avere un bel rapporto anche con lui e con altri che non sono del mio solito gruppetto. Questo vuol dire che mi sono inserita abbastanza bene nella classe: all’inizio dei tre anni non conoscevo bene nessuno, ma nonostante ciò sono riuscita a trovare dei begli amici. (Sofia Bergantino)
Della gita mi ha colpito che, quando stavo insieme alle mie amiche ma anche ad altre persone, c’erano momenti in cui parlavamo e ridevamo e momenti in cui ci aiutavamo a stare attente, mentre gli anni scorsi c’erano volte in cui non capivamo quando dovevamo stare attente, e quindi parlavamo. (Cecilia Sanese)
Della gita mi è piaciuto molto il gioco che abbiamo fatto perché sono stata con persone con cui di solito non parlo molto, ad esempio Luca e la Ceci, e ho dovuto svolgere delle attività con loro. Poi è stata una occasione per andare in giro per Venezia e vederla nella sua bellezza senza dover correre perché si è in ritardo o al buio. (Elena Silvestre)
La cosa che mi ha colpito di più della gita è stato il concerto delle Quattro stagioni. È stata una esperienza indimenticabile: infatti, in genere, la musica classica si ascolta a casa tramite dei video; ascoltarla dal vivo è stato molto più bello e difficilmente mi capiterà di rivivere un momento simile. (Alessandro Vacirca)
Mi hanno colpito anche le camminate serali che abbiamo fatto la prima e la seconda sera per Venezia andando alla stazione. La prima sera ho parlato un po’ con la prof. Lodi, mentre la seconda sono stato un po’ più zitto, e questo perché, poco prima di entrare in teatro, avevo alzato lo sguardo ed ero rimasto meravigliato dalla quantità di stelle presenti in quel cielo veneto. Le stelle sono una cosa banalissima, ma a Milano se ne vedono pochissime per via dei grandi palazzi e delle luci. Vedere quelle stelle così banali ha risvegliato in me una meraviglia come quella dei bambini. (Luca Veroni)