Scuola Secondaria di primo grado- Osservatorio Astronomico
Le sere del 24 e 25 settembre insieme alle altre classi terze abbiamo visitato a turno l’osservatorio astronomico di Tradate.
Dopo aver attraversato a piedi un boschetto utilizzando delle torce, siamo giunti all’osservatorio, collocato in una zona non illuminata.
Appena arrivati, siamo stati accolti da alcune persone che lavorano all’interno della struttura. Queste guide ci hanno mostrato immagini e filmati per spiegarci di quali conoscenze oggi i ricercatori dispongono anche grazie ad alcuni strumenti ottici (che avremmo poi utilizzato) e alle missioni spaziali. Nel giardino dell’osservatorio abbiamo avuto modo di osservare con vari telescopi il cielo e in modo particolare la luna. L’abbiamo vista dapprima come un disco bianco con delle macchie grigie, poi, cambiando strumento, l’abbiamo vista più da vicino potendo distinguere meglio la superficie lunare: era grigiastra e si notavano dei crateri e delle pianure.
Abbiamo potuto osservare anche Marte: ci appariva come un lumino rossastro con un alone azzurro in alto a sinistra, una calotta di ghiaccio. Lo abbiamo osservato con uno strumento identico a quello che ha usato Galileo Galilei qualche secolo fa, e poi anche con diversi tipi di telescopi: con alcuni si vedeva più nitidamente e con altri meno.
Poi siamo saliti su una torretta che aveva il tetto apribile: c’era un telescopio enorme, quello da ricerca, che occupava quasi tutta la stanza. Purtroppo in quel momento il telescopio non era utilizzabile per l’osservazione del cielo ma nonostante ciò abbiamo potuto vedere delle foto realizzate con quello strumento.
Con questo strumento è stato possibile vedere molte immagini di galassie e nebulose, che gli scienziati possono analizzare e studiare per ricavare conoscenze.
Ci è piaciuto incontrare i ricercatori che studiano i corpi celesti: ci hanno fatto capire quante cose si possono conoscere con gli strumenti a disposizione ma anche quante cose rimangono da scoprire.
Ci siamo accorti che più si scopre e più sorgono delle domande e che spesso guardiamo le cose che ci circondano con superficialità e scontatezza.
Alessandretti C. e Lanzi L. 3^A