“Chissà come si divertivano”. Il saluto del Prof. Molla a tutti i ragazzi a casa da scuola
Cari ragazzi,
in questi giorni così particolari, nei quali la normalità del ritrovarci insieme a scuola è resa impossibile dalle circostanze, molti di noi si stanno accorgendo di quanto proprio la scuola, inaspettatamente, ci possa mancare.
Avremo e avrete modo di riprendere le esperienze vissute e le domande nate da queste “vacanze forzate” con i vostri professori e con i grandi che vi sono vicino, così che nulla del nostro cammino insieme vada perduto o semplicemente sorpassato.
Intanto desidero condividere con voi, come utile spunto di riflessione, la lettura di questo breve racconto di Isaac Asimov, scritto nel 1954.
È il 17 maggio 2157.
“Tommy ha trovato un vero libro!” – scrive Margie sul suo diario.
Un libro antichissimo, stampato su carta, che parla della scuola di centinaia e centinaia di anni fa. Una scuola in cui i ragazzi ridevano e vociavano nel cortile, sedevano insieme in classe, tornavano a casa insieme alla fine della giornata. Imparavano le stesse cose, così che potevano darsi una mano a fare i compiti e parlare di quello che avevano da studiare. E i maestri erano persone e non insegnanti meccanici…
Buona visione e a presto!
Il vostro Preside professor Stefano Molla