Dalle antiche pavimentazioni romane alla geometria: il laboratorio in V elementare
Il laboratorio proposto ai ragazzi di V elementare quest’anno è partito dall’osservazione di antiche pavimentazioni romane o più tarde di stile cosmatesco ed è stato occasione di indagare e esercitarsi praticamente sul rivestimento e la composizione di superfici.
Le tessere dei pavimenti romani: forme che si compongono e si scompongono
Le decorazioni di queste pavimentazioni sono caratterizzate da forme svariate e fantasiose ottenute con intarsi marmorei policromi. Le singole tessere rivestono completamente la superficie, sono accostate accuratamente una all’altra senza che rimangano spazi liberi e hanno delle forme ricorrenti; alcuni pavimenti sono composti da triangoli equilateri altri da triangoli rettangoli isosceli ottenuti dividendo a metà un quadrato. È stata una scoperta osservare che le tessere triangolari accostate in differenti combinazioni dessero origine anche ad altre forme geometriche come quadrati, rettangoli, parallelogrammi, trapezi, esagoni.
Ispirandosi a questi esempi ognuno ha scelto quello che più gli corrispondeva e ha progettato una decorazione personale utilizzando come supporto un reticolato dove le forme dei triangoli equilateri o rettangoli erano già accostate e disposte in modo ordinato.
Dal lavoro personale al pavimento
Dal disegno dei progetti personali si è passati a raggruppare quelli che avevano delle similitudini per farli confluire in un lavoro di gruppo. L’aspetto più difficoltoso di questo passaggio è stato quello di utilizzare i semplici moduli di decorazione personali e di comporli e ripeterli con un criterio, simmetrico o non, in modo che assumessero complessivamente la forma del pavimento.
Tutto ha un ordine
La tecnica di ripresa a STOP MOTION con gli iPad ha permesso di progettare, registrare e rivedere il procedimento di composizione delle tessere fino al completamento della pavimentazione. È stato necessario decidere innanzitutto da dove cominciare (dal centro, da un lato, da un vertice…) e poi come procedere nella disposizione (a spirale, per righe, lungo la cornice, in senso orario o antiorario) e infine con che frequenza e tempi scattare i singoli fotogrammi.
Abbiamo scoperto la necessità di un ordine geometrico anche in questa parte del lavoro.