Il laboratorio sulla trasformazione della materia in prima media: dalla magia alla scienza
Gli esperimenti con il professor Belter Ghezzi
I ragazzi di prima media hanno vissuto una mattinata all’insegna della scienza in compagnia di un ospite molto speciale: il professor Belter Ghezzi, di LaboratoriSI! (Laboratori Scientifici Interattivi), uno scienziato che promuove le attività scientifiche sperimentali nelle scuole, e che ha introdotto i ragazzi al tema della trasformazione della materia attraverso alcuni esperimenti particolari e spettacolari, che hanno davvero entusiasmato i ragazzi.
Un gas molto particolare
Nel primo esperimento i ragazzi hanno potuto osservare le proprietà di un gas chiamato SF6 SF6 (esafluoruro di zolfo), che permetteva ad una barchetta di alluminio posta all’interno di una vasca apparentemente vuota, ma in realtà riempita con questo gas, di galleggiare, fluttuando nel vuoto! Com’è possibile?! I ragazzi hanno scoperto che ciò accade perché l’esafluoruro di zolfo è 5 volte più denso dell’aria.
Confrontando infatti il peso di due palloncini, uno gonfiato con aria, l’altro con SF6SF6, si è notato che il secondo era decisamente più pesante del primo: grazie a questo esperimento i ragazzi hanno capito di più il concetto di densità.
Gli stati della materia
In altri esperimenti il professor Ghezzi ha mostrato i diversi stati della materia, cioè liquido, solido e gassoso, utilizzando la CO2 (anidride carbonica) e l’azoto liquido.
“Lo scienziato ha versato in un bicchiere dell’acqua gasata e in altri bicchieri un po’ di acqua del rubinetto; li ha mischiati e ci ha chiesto quale fosse l’unico bicchiere che conteneva l’acqua gasata; per saperlo ha versato del liquido verde che colorava l’acqua in base alle sostanze. Subito abbiamo notato che il bicchiere che conteneva l’acqua frizzante si era colorato di giallo, mentre tutti gli altri si erano colorati di azzurro.
Poi ci ha spiegato come si poteva far diventare l’acqua colorata di azzurro gialla come l’altra: bisognava aggiungere dell’anidride carbonica! Prima abbiamo provato con il nostro respiro, soffiando delicatamente nel bicchiere attraverso una cannuccia, poi abbiamo provato ad aggiungere il ghiaccio secco (la CO2 allo stato solido), che ha definitivamente fatto diventare l’acqua gialla.
Questo esperimento mi ha entusiasmato molto, perché ho visto per la prima volta il ghiaccio secco, che raggiunge temperature bassissime, infatti, quando abbiamo tirato fuori il ghiaccio secco lo scienziato ha provato ad appoggiarlo un attimo sul tavolo e, in pochissimi secondi, è evaporato immediatamente. Non avevo mai visto una cosa simile!”
Dalla magia alla scienza
L’azoto liquido invece ha aiutato a spiegare scientificamente alcuni fenomeni noti ai ragazzi grazie per esempio al cinema: il professore ha mostrato il suo utilizzo in ambito scenografico e alimentare, ad esempio per il surgelamento degli alimenti che compriamo al supermercato.
“Un esperimento in particolare mi ha sorpreso tantissimo: abbiamo messo un fiore nell’azoto allo stato liquido, che si trova a – 200 °C, poi lo abbiamo tolto e con un martello lo abbiamo ridotto in frantumi. Quando lo abbiamo immerso per quei pochi secondi, infatti, il fiore si è immediatamente indurito, si è surgelato.
Poi ha preso un po’ di gas liquido e ci ha detto di stare sopra il tavolo e di non toccare il pavimento: ha rovesciato un po’ di gas liquido sul pavimento e ha fatto come del fumo, ma poi è scomparso subito!”
Insomma, quella con il Prof. Ghezzi è stata sicuramente una mattinata di scienze indimenticabile, che ha fatto capire ai ragazzi come la scienza può stupire, affascinare, e spiegare tante cose che, spesso, ci sembrano magia.
Grazie Prof, ancora una volta possiamo dire che PIU’ CONOSCI, PIU’ VEDI, e la conoscenza diventa un’avventura affascinante!
con il contributo di Matilde Di Tommaso, Niccolò Gallizioli, Irene Calvo, Wenxintian Huang, Marta Vassallo