In guerra nel 2021: l’uscita delle terze medie al Museo della Grande Guerra
Rovereto, Trentino, il paese dove la guerra prende vita.
È possibile oggi immedesimarsi nei soldati della Prima Guerra Mondiale?
Noi ragazzi di terza media abbiamo avuto la fortuna di vivere questa esperienza grazie all’uscita didattica a Rovereto, al museo storico della Grande Guerra, dove c’è la possibilità di conoscere la vita e l’equipaggiamento del soldato.
Con la nostra successiva avventura dentro le trincee, abbiamo poi scoperto in che contesto erano utilizzati armi da fuoco, armi bianche, divise, maschere antigas, aerei da caccia. Qui abbiamo riconosciuto oggetti della guerra precedentemente incontrati nei racconti letti in classe durante il percorso di italiano. Dopo questa fase di “indottrinamento”, durante la quale le guide ci hanno fatto immergere nella mentalità dei giovani soldati, abbiamo avuto la possibilità di avventurarci tra trincee e camminamenti.
Nelle trincee come veri combattenti
Ci siamo sentiti veri combattenti mentre avanzavamo tra quei passaggi stretti e tortuosi, che moltissimi uomini prima di noi avevano attraversato per andare a combattere per la loro patria a costo della vita. Abbiamo capito quanto fosse difficile per i soldati passare le giornate in quell’atmosfera logorante, tra lo sporco, il fango e l’incertezza, chiedendosi se il mattino seguente avrebbero rivisto la luce del sole.
Perchè proprio a loro?
Al giorno d’oggi non abbiamo preoccupazioni come morire di freddo, di fame, soffocati dai gas, oppure doverci sacrificare per la nostra famiglia, mentre allora queste erano problematiche di tutti i giorni per i soldati. Dopo la nostra esperienza ci è sorta spontanea una domanda: perché? Perché proprio a loro? Cos’abbiamo noi in più per venire risparmiati da una tortura simile? Perché sono dovuti morire loro, così giovani, e noi no?
Sofia De Cesaris, Alessandra Pepe, Maddalena Valentini, Giuseppe Zagra (classe 3B)