Le prime medie in gita a Panperduto: impossibile annoiarsi!
Le classi prime hanno iniziato la loro avventura alla scuola Mandelli visitando un posto molto particolare: la diga sul Ticino a Panperduto. Accompagnati dai loro professori e da alcune guide, i ragazzi hanno potuto conoscere la storia di questa grande opera di ingegneria idraulica progettata e costruita alla fine dell’Ottocento da Eugenio e Luigi Villoresi con lo scopo di poter irrigare i terreni a nord di Milano, all’epoca privi di acque e quindi poco adatti alle coltivazioni.
È stata così l’occasione per scoprire come l’uomo, utilizzando l’ingegno, possa superare ostacoli e problemi intervenendo sull’ambiente per migliorare le proprie condizioni di vita (il nome Panperduto infatti si riferiva ai numerosi carichi di merci affondati nel corso dei secoli in questo tratto del fiume caratterizzato da rapide e secche).
La flora, la fauna e i giochi d’acqua
Le guide si sono soffermate anche a presentare la flora e la fauna presenti intorno alla diga: i recenti lavori di messa in sicurezza di quest’opera sono stati realizzati con lo scopo di integrare all’interno dell’ecosistema del fiume l’intervento dell’uomo così che possa essere in armonia con l’ambiente circostante. Ecco quindi la “scala dei pesci”, un sistema di vasche comunicanti che permette appunto ai pesci di superare lo sbarramento della diga per poter deporre le uova risalendo la corrente, oppure le soluzioni trovate per alimentare le turbine di una piccola centrale idroelettrica senza che questo interferisca con la portata del Ticino o con la temperatura delle sue acque. Divertente e istruttivo è stato anche capire e sperimentare il funzionamento dei “giochi d’acqua” presenti al termine del percorso: mulini, viti di Archimede, pompe idrauliche, chiuse…
I giochi insieme per conoscersi e imparare
Dopo la mattinata ricca di scoperte, le classi hanno potuto sfidarsi con i gioconi preparati sulla riva del fiume: velocità, strategia e un poco di fortuna per immaginare di essere pesci impegnati nel risalire la corrente affrontando ostacoli e imprevisti.
Come hanno detto alcuni ragazzi al termine di questa giornata: “È stato bello scoprire insieme l’utilità dell’acqua e come l’uomo abbia imparato a sfruttarla nel rispetto della natura, e siamo contenti perché abbiamo potuto conoscere i nostri nuovi compagni. Insomma, è stato proprio impossibile annoiarsi!”.