L’inaugurazione dell’opera in memoria delle vittime del Covid a Niguarda
“Anche noi ragazzi possiamo portare speranza a tutti”
Erano una ventina i ragazzi di terza media che questa mattina hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’opera commemorativa per le vittime del Covid 19 che da oggi rimarrà esposta nell’atrio dell’ingresso principale dell’Ospedale Niguarda.
I rappresentanti delle istituzioni – il Presidente del Municipio 9 del Comune di Milano Giuseppe Lardieri, promotore del bando per la realizzazione dell’opera, il Direttore Generale dell’Ospedale Niguarda Marco Bosio, e l’Assessore regionale per l’Istruzione Fabrizio Sala – insieme al nostro Rettore Maria Grazia Fertoli hanno presentato alla città il risultato del formidabile lavoro dei nostri ragazzi e dei docenti di Arte e Tecnologia delle nostre scuole: “Un segno importante per custodire la memoria di questi mesi drammatici e affrontare il futuro con speranza”, come ha sottolineato il Direttore di Niguarda Bosio.
L’opera, un’installazione di plexiglass su cui sono incisi i disegni di occhi realizzati dai ragazzi, ha un titolo significativo: “Sguardi”, ed è accompagnata da una frase di Sant’Agostino:
“Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria, fissi nei nostri pieni di lacrime”.
“Gli sguardi – spiega il Prof. di Tecnologia De Bei, coordinatore del progetto – sanno parlarci senza parole al di sopra delle mascherine: in quest’opera sembrano “invisibili”, ma, una volta trovati, si fanno contemplare nel profondo. Anche il materiale scelto, il plexiglass, è un’icona di questo momento storico: ci divide nel distanziamento sociale ma allo stesso tempo ci unisce perché ci permette ancora di guardarci e di stare insieme. Un altro elemento fondamentale della nostra installazione è la luce, che attraversa la superficie trasparente e ci permette di entrare in rapporto con ogni singolo sguardo. La luce è segno della gloria che riempie gli occhi di chi non è più visibile ai nostri sguardi, come dice Sant’Agostino, e nello stesso tempo possibilità concreta di rivedere, anche attraverso le lacrime, uno sguardo amico.”
“Il progetto proposto dalle scuole Mandelli Rodari ha convinto subito il comitato di esperti incaricato di selezionare le proposte giunte al Municipio 9 – ha detto il Presidente Lardieri. Il virus ci ha tolto tutto, ma non può toglierci il nostro sguardo. Quest’opera incontrerà gli sguardi di tutti coloro che passeranno di qui, per ricordare che i legami tra noi non finiscono e ci permettono di continuare ad essere vicini”.
“La scuola è innanzitutto parte di una comunità – ha affermato Maria Grazia Fertoli, il nostro Rettore. Il nostro compito educativo ci porta a ricordare a tutti le radici cristiane che animano la nostra speranza, e a far capire i ragazzi, grazie ad un’occasione come questa, che ciò che fanno a scuola ha a che fare con il mondo e con la vita di tutti”.
“Oggi – hanno infatti dichiarato pubblicamente alcuni ragazzi che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera – anche noi ragazzi possiamo portare a tutti il nostro contributo in questo momento così difficile. Spesso ci sentiamo ancora troppo giovani per essere utili alla società, ma grazie a quest’opera possiamo dire a tutti che anche noi ci siamo, e vogliamo portare speranza a chi ha sofferto o ancora soffre a causa della pandemia”.
RASSEGNA STAMPA
Guarda il servizio del TGR Lombardia dell’edizione delle 14.00 del 15/1 (minuto 13.50)