“Più entri nel cuore delle cose, più grandi diventano”. La convivenza delle prime medie
L’anno scolastico è da poco iniziato, e per i ragazzi di prima media si apre un triennio ricco di novità e scoperte. Come introdurli a questa nuova avventura?
La frase di C.S. Lewis tratta da “Le Cronache di Narnia” ha suggerito un metodo: niente test e valutazioni di ingresso, ma il desiderio di fare insieme qualcosa di bello.
E così siamo partiti: 10 professori e il Preside con quasi 100 ragazzi di prima, destinazione Emilia Romagna, con il desiderio scoprire che dietro ciò che è bello e grande c’è sempre un significato, qualcosa di più profondo. Se osservi più da vicino, con pazienza, guidato da qualcuno, puoi scoprire sempre qualcosa di nuovo e… non l’avresti mai detto!
Ogni tappa del nostro viaggio è stata un’occasione per introdurci al lavoro dell’anno in diverse discipline e, tra un’attività e l’altra, i ragazzi hanno giocato, cantato, e hanno cominciato a conoscersi.
L’Abbazia di Chiaravalle della Colomba: la scoperta del monachesimo
La visita all’Abbazia di Chiaravalle della Colomba, nei pressi di Piacenza, ha permesso ai ragazzi di osservare da vicino gli ambienti del monastero e conoscere la vita dei monaci che ancora lo abitano.
L’osservazione e il disegno della facciata è stata anche l’occasione per un lavoro sui diversi elementi architettonici e per scoprire le forme geometriche in essa nascoste.
La serata si è conclusa in albergo, tra canti e giochi insieme ai prof, che per l’occasione hanno composto un inno della convivenza dedicato ai “primini”.
Ravenna: un viaggio nell’iconografia e nell’architettura bizantine
Il secondo giorno la visita a Ravenna ci ha portato al cuore dell’arte bizantina e paleocristiana. Immersi nello splendore dei mosaici delle Basiliche di San Vitale e Sant’Apollinare in Classe e del Mausoleo di Galla Placidia, i ragazzi hanno analizzato la pianta e gli ambienti delle basiliche e imparato a “leggere” l’iconografia dei mosaici, fitti di simboli animali e vegetali: osservando attentamente, hanno scoperto il significato del segno, ciò che rimanda ad un significato più profondo: “Più entri nelle cose, più grandi diventano”.
Nel pomeriggio, finalmente, la spiaggia e il mare!
Le tre classi sono diventate bande di pirati con tanto di veliero (di sabbia), che si sono sfidate alla ricerca del tesoro. E dopo il grande trionfo della I B, tutti con i piedi nell’acqua (gelida) a godersi gli ultimi scampoli d’estate.
Le Saline di Cervia tra natura e antichi mestieri
La giornata finale, più naturalistica e scientifica, è stata dedicata all’esplorazione dell’ambiente delle Saline di Cervia, alla scoperta del processo di produzione del sale tra antiche tradizioni e tecniche moderne. Un’attività di laboratorio, legata all’evaporazione dell’acqua e alla formazione dei cristalli di sale, ha introdotto i ragazzi ad alcuni temi che affronteranno in Scienze nello studio della materia.
L’ambiente naturale delle Saline, con la flora e la fauna del suo fragile e particolare ecosistema, ci ha fatto scoprire che i famosi fenicotteri rosa devono il loro colore all’artemia salina, un piccolo crostaceo rosa di cui si cibano, che a loro volta assume questa colorazione dalle alghe presenti nell’acqua salata. Armati di stereoscopio, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino le artemie saline, sperimentando ancora una volta che conoscere è veramente entrare nel cuore delle cose.
E allora è bello studiare, andare in profondità, scoprire e comprendere il significato di ciò che si incontra.
Che l’avventura della Scuola Secondaria abbia inizio!