Sfida di Break Dance alle medie: voglia di vincere e divertirsi, insieme
Break Dance a scuola, una strana iniziativa perché non è uno sport molto praticato e non a tutti può piacere, eppure il prof. Fierotti ce l’ha proposto. Le prime tre lezioni le abbiamo fatte con il prof. che ci ha insegnato i passi principali sia a terra che in piedi e in questo modo ci ha dato le basi. Una delle cose più divertenti di queste lezioni era il cerchio finale che facevamo tra di noi dove ognuno entrava e faceva i passi che voleva.
A lezione di danza contemporanea con Willy
Quest’anno, poi, il prof. Fierotti ha deciso che per ogni sport che approfondiremo farà venire una persona che lo pratica e per Break Dance ha invitato Willy, un ragazzo che fa danza contemporanea. Willy ha guidato le lezioni insegnandoci non solo nuovi passi, ma anche piccole coreografie, fornendoci così spunti per poterne creare poi una nostra. Le lezioni con lui sono state molto interessanti ed è stato bello anche vedere come il prof. si è messo con noi ad imparare nuovi passi. Dopo questa prima fase, finalmente sono cominciate le lezioni per costruire la nostra coreografia. In ogni classe ci siamo divisi per squadre con un capitano e ogni squadra ha dovuto inventare una coreografia unendo e inventando i passi provati nelle lezioni precedenti. Questo è stato il lavoro migliore perché ci ha uniti in modo incredibile, coinvolgendo anche chi inizialmente era svogliato.
Affrontare la sfida “con gli occhi infuocati”
Quando Willy ha decretato la squadra vincitrice della nostra classe non ci potevamo credere: avevamo vinto noi. La felicità è durata solo un attimo, l’ansia per la finale ha preso subito il sopravvento. Avevamo paura di doverci esibire davanti a degli sconosciuti e, soprattutto, a dei ballerini che avrebbero costituito la giuria. Il prof. e Willy ci hanno aiutato molto a sciogliere la tensione dicendoci di concentrarci su ciò che stavamo facendo e non su chi ci guardava, e il consiglio che più ci ha aiutato è stato quello di entrare “con gli occhi infuocati” e la voglia di vincere e divertirsi.
È stato molto bello sentirci parte di una squadra, sentire che c’era “connessione” tra di noi. Durante l’esibizione è caduto il cappello ad una di noi, ma siamo riusciti a nascondere l’errore e non si è notato molto. È stata la prova del fatto che in squadra eravamo una cosa sola, ognuno di noi serviva e senza quel pezzo la coreografia non funzionava.
Benedetta e Anna Lidia Classe 3^B