The parameters of our cage: cambiando punti di vista
Siamo molto orgogliosi di presentarvi in anteprima il book fotografico realizzato dai ragazzi delle terze come conclusione del loro percorso: dalla lettura delle lettere fra il fotografo Alec Soth e il carcerato Chris Fausto Cabrera durante il lockdown scoprono la creatività dentro al limite.
The parameters of our cage
Nell’introduzione al libro la professoressa Annachiara Lodi spiega l’origine e il senso di questo lavoro:
“Sia che siano imposti dalla natura – che siano biologici, o sociali – tangibili, o astratti, alla fine tutti noi ci confrontiamo con i parametri della nostra gabbia. Quello che facciamo quando raggiungiamo quelle sbarre aiuta a definirci.”
Così, a marzo 2020, Chris Fausto Cabrera iniziava una delle prime lettere indirizzate ad Alec Soth. Cabrera è incarcerato da quando ha 22 anni. Oggi ne ha 40: avendo il permesso di scambiare corrispondenza con persone che vivono nel suo stesso Paese – il Minnesota – ha deciso di sfruttare questa possibilità per conoscere artisti visivi e riflettere sul processo creativo.
Soth, fotografo consacrato e parte della storica Agenzia Magnum, risponde con non poca curiosità a quelle prime lettere, che diventano nei mesi seguenti un ponte cartaceo di amicizia a distanza. Il carteggio ha il sapore antico del viaggio postale e ci apre a un angolo di vita condiviso fra i due uomini, prima sconosciuti, che sempre più si scoprono uniti nel raccontarsi, immedesimati, la realtà che vivono attraverso immagini trovate e immagini create.
L’esplosione pandemica travolge tutti, loro inclusi, ed è Cabrera a preoccuparsi perché Soth, appena confinato in casa, si “abitui” a quell’isolamento, il paradossale new normal che egli stesso sperimenta, drammaticamente, da ormai due decenni. L’atto creativo, dunque, va a braccetto con l’esperienza del limite: reclusi per motivi diversi, ma liberi di guardare la propria vita. Il dialogo è stretto: dalla prima domanda, innocente ma decisiva – “Quali fotografie ti porteresti su un’isola deserta?” – le lettere seguenti affondano anche nelle questioni più scomode. Perché ci affezioniamo ad un luogo? Cosa cerchiamo nel volto di uno sconosciuto? Come la presenza di una persona amata rimane impressa in noi dopo la sua scomparsa? Cos’è la giustizia? Cosa veramente è importante? Un mettere in questione e ricercare il valore delle immagini a cui doniamo valore eterno.
Il percorso dei ragazzi di terza tra fotografia, inglese e italiano
Nel leggere The Parameters of Our Cage – spiega la prof. di Arte e Immagine Annachiara Lodi – mi ero spesso identificata con i due autori e con le loro “gabbie”, pensando ai mesi che abbiamo trascorso assieme, come famiglie e come scuola. Mi sono chiesta come non sprecare la ricchezza di questo testo e ho quindi proposto ai colleghi di Lettere e Inglese di costruirne insieme con i ragazzi di Terza Media una nostra versione visiva.
Partendo da una selezione delle lettere in lingua originale, i ragazzi hanno saputo ricostruire, comprendendo il testo, le storie narrate e le due chiavi visive di lettura – il tema del ritratto e il tema del luogo – attraverso cui gli autori si raccontano.
Ho dedicato le lezioni di Arte e Immagine tra fine marzo e i primi di maggio a mostrare fotografi e artisti alle prese con questi due temi: partendo da Soth e passando a Philip-Lorca diCorcia, Nan Goldin, Martin Parr, Jeff Wall siamo arrivati agli italiani Gabriele Basilico, Giovanni Chiaramonte, Luigi Ghirri. La pluralità di esperienze e di visioni è stata fondamentale per permettere ai ragazzi di creare una loro narrativa personale.
Per ciascun tema lanciato – ritratti di sconosciuti, di persone a noi vicine, fotografie di paesaggi e luoghi a cui siamo affezionati o che ci riportano ad un’esperienza vissuta significativa – abbiamo raccolto una serie di scatti che, scremati, corretti e riscattati, crea oggi questa sequenza narrativa. Grazie al lavoro con i docenti di Italiano e di Inglese, i ragazzi accompagnano la ricerca anche con testi bilingue.
L’incontro con Alec Soth
Recentemente abbiamo avuto modo di presentare questo nostro progetto ad Alec Soth, che si è mostrato entusiasta del nostro utilizzo di The Parameters of Our Cage.
Alla domanda se l’esperienza di Lockdown avesse modificato la sua percezione della realtà, ci ha risposto di essere particolarmente preoccupato dal fenomeno di paralisi dell’autocoscienza che sta riscontrando, legato alla pandemia.
Con questo fotolibro oggi, mi sento di rispondere, aggiungiamo un tassello al tentativo di risanare questa paralisi. Aiutati dallo slancio di un cuore autentico, possiamo affrontare un’esperienza rischiosa? I grandi, come Emily Dickinson, ce lo testimoniano ogni giorno: scopriamo la nostra vera statura proprio nel momento della prova.
We never know how high we are / Till we are called to rise; / And then, if we are true to plan, / Our statures touch the skies
(ca. 1870)