UN ANNO DI COSE GRANDI. Perché leggere C.S. Lewis alla Scuola dell’Infanzia non è un’impresa azzardata
Il lavoro sulla narrazione è uno dei metodi caratterizzanti la proposta didattico-educativa della nostra scuola dell’Infanzia.
Attraverso la narrazione di testi significativi il bambino – già a 3 anni – è guidato a scoprire i legami tra le cose e introdotto all’educazione del cuore e della mente del suo piccolo IO grazie all’immedesimazione con i sentimenti, i pensieri e le riflessioni dei personaggi che incontra.
“Il cavallo e il ragazzo” di C.S. Lewis: un percorso di crescita alla ricerca di sé
Ad ispirare la scelta del testo narrativo che ha segnato il lavoro dei bambini a partire da febbraio è stato il tema dell’anno di tutte le scuole della Fondazione Mandelli Rodari: “Diventare grandi scoprendo cose grandi”.
Per questo non ci è sembrato azzardato proporre ai bambini un testo di letteratura per ragazzi come “Il cavallo e il ragazzo” di C.S. Lewis, uno dei sette libri che compongono la saga de “Le Cronache di Narnia”.
La storia del legame tra Shasta e il cavallo Brie lungo il viaggio che li porterà alle origini e all’incontro con Aslan è un “romanzo di formazione”, in cui il tema dell’amore, dell’amicizia, della paura e della ricerca di senso scandiscono il percorso di crescita e di scoperta di sé dei personaggi, esattamente come avviene per il bambino lungo il suo cammino alla scuola dell’Infanzia, caratterizzato dalla stessa tensione e dignità di un uomo adulto, anche se secondo forme espressive differenti.
Così, durante l’anno, i bambini hanno conosciuto i personaggi e lavorato seguendo la proposta didattica unitaria che dalla storia del romanzo prendeva ispirazione.
La narrazione del testo letterario ha permesso di lavorare con i bambini su diversi aspetti: dall’arricchimento delle capacità linguistiche e del lessico, grazie alla frequentazione con un teso “alto”, agli aspetti di immedesimazione e drammatizzazione, della psicomotricità, del ritmo e della coordinazione, fino al lavoro in ambito logico-matematico, grazie ai giochi da tavolo ispirati ai personaggi del romanzo.
La festa di fine anno: uno spettacolo per tutti
In occasione della festa di fine anno dello scorso 1 giugno il percorso di narrazione è diventato uno spettacolo narrativo, che i bambini hanno offerto alle famiglie e al quartiere.
Dopo la partenza del corteo che ha attraversato le vie del quartiere, sul palco del cortile di via Bonomi i bambini hanno messo in scena “Il cavallo e il ragazzo” ripercorrendo il lavoro dell’anno: le voci narranti – i bambini dell’ultimo anno – recitavano a memoria piccoli pezzi in rima; i più piccoli scandivano le scene con percussioni, canti corali e danze, o inscenavano la battaglia degli spadaccini e degli arcieri, in una performance sorprendente, esito del lavoro sulla coordinazione, il ritmo e l’autocontrollo svolto nel corso dell’anno.
È stata un’esperienza ricca e commovente, in cui i bambini, pur piccolissimi, con una serietà e un impegno impressionanti hanno saputo mostrare pubblicamente che dentro quei piccoli IO che esprimono sentimenti, paure e domanda di senso c’è già dentro tutta la sfida della vita: scoprire sé e il significato di tutto.
Arrivederci al prossimo anno!!